Giace la città,
nell' ombra notturna.
Nel notturno blu di voci estinte.
Sull’acqua, castello di pace,
riposa il silenzio.
Ed è tutto un liquido fantasma,
che riflette cattedrali di campane mute.
È tutto
un sogno trasparente.
Un costante galleggiare,
nel mezzo della notte.
Dormono ora,
senza fretta le canzoni,
ed ogni lacrima d’amore,
cade lenta sui canali.
Cielo presagio,
di stelle e lune,
opache fra la nebbia.
Sulle rive,
spiriti silenti si godono il miracolo,
lei, appoggia la testa sul suo braccio
lui, accarezza con dolcezza la sua gamba
ed entrambi,
si sfiorano i piedi,
che sotto l’acqua,
inventano calmi
un intimo linguaggio.
Daniel Castro A.
Venecia, Italia.
28-12-12