Sunday, May 26, 2013

Preghiera al sole...




Entra in me,
sole!
Rimani!
Oggi e per sempre!
Fai di me il tuo paradiso!
Il tuo canto folle!

Riempi tu il mio sorriso assente!
Spazza via la nostalgia presente!

Profuma il mio pianto di calore!
rendendo le mie lacrime,
piccole speranze che mi accarezzino il volto,
illuminandolo!

Rimani!
Oltre il tramonto,
quando la notte
verrà di nuovo
a mostrarmi i suoi paesaggi.

Sii un sogno che rimane!
Una piccola eternità
dove nascondermi,

perchè il bimbo che giace in me,
ha ancora paura del buio.

Entra.
Mio sole.
Una volta per tutte!
Ma se te ne vai,
lasciami almeno un ricordo,
una qualche ombra della tua luce.

Io in cambio,
ti do tutto il mio tutto,
che è poco o niente,
ovvero,
due occhi calmi,
e la felicità.


Daniel Castro A.
Venecia, Italia.
26-5-13

Saturday, May 25, 2013

Di segreti visitanti


                                                   “Nunca estamos menos solos
                                                     que cuando creemos estarlo”



Venite!
Siate i miei ospiti!
Riempite i miei spazi,
anche quelli più nascosti
che a voi,
sono tanto cari!

Abbracciatemi!
Come fratelli e sorelle,
tutti figli di una stessa solitudine!

Voi siete in fondo i miei sorrisi nascosti!
Una qualche sfumatura dei miei sogni!


È per voi che prego a volte,
quando la sera irrompe in me
come un' impronunciabile domanda.

Oh fossi lottatore
o guerriero!
Saprei difendervi dal silenzio!

Ora le mie mani,
vorrebbero solo cantare,
canti azzurri per colorare la notte!
Ma sono soltanto il pensiero di un pensiero.
Un muto prolungarsi di ricordi.

Siete in me,
tutti voi.
Inevitabili.
Estesi.
Vasti come sempre.

E io,
non posso non amarvi!
Contuttoché l’amore faccia male.

Entrate!
Creature mie!
Fantasmi miei!
Siate uno col silenzio,
e con l’urlo di quest’ombra,
in cui ora,
ma anche poi,
vi inviterò a giocare.


Daniel Castro A.
Venecia, Italia.
25-5-13

Thursday, May 16, 2013

Piove



Oggi la vita è una pioggia triste.
Sarà per i ricordi racchiusi in ogni goccia.
O per queste tendenza allegra
che mi porta sempre alla malinconia.

Piove.
La natura sogna.
Si bagna la terra,
e le foglie
appena fuoriuscite dagli alberi.

Non so cosa ci sia di così nostalgico
in quest’aria grigia.

Sembra che si fermino,
o che almeno rallentino,
i secondi.

Oh eterno pianto!
Vuoi forse costringermi a parlare con me stesso?
Riempirmi gli occhi?
L’anima?
per poi,
andartene?

Fai bene.

Sii pioggia,
e canto,
e danza involontaria delle foglie.

Forse,
aldilà di queste nubi,
ci sarà un qualche dio sorridente,
che immacolato dal sole,
e ripulito dal mare,
canterà per sempre l’amore.


Daniel Castro A.
Venecia, Italia.
16-5-13

Tuesday, May 14, 2013

Testamento

 

A mis viejos habitantes,
heredo tus cenizas.
Mis silencios valientes,
mis palabras perdidas.

Sombras de sombra,
y una gaviota herida.

A los recuerdos,
dejo mis parques,
mis luces de media noche,
canciones,
poesías,
y las manos-mariposa
con que alguna vez volaste.

A mi fe,
le dejo un sueño,

sereno,
fragante,
diluido,

y las ganas de creer,
que tus ojos,
al menos por un momento,
también creyeron.

A mis héroes,
un réquiem, para vencer la muerte,
y una mirada indiferente que la contemple.

A mi sueño,
dejo tus sueños,

de calor,
de música,
de alegría,

y de gotas azules invadiendo tus islas.

A la vida?

dejo mi vida.

Mi soledad,
mi amor,
mi miedo,

y lo que algún día
quedará de estas manos,
en la incesante caricia del viento.


Daniel Castro A.
Venecia, Italia.
14-5-13

Monday, May 13, 2013

Su verità e menzogna



In verità,
non esiste verità,
oltre a quella che hai visto
mentre fissavi i miei occhi

mentre una parola sedimentava
lentamente nel profondo di un tuo abisso leggero
per diventare ancora parola o gesto nel vento.

E non c’è più tempo
oltre a questo secondo in cui ti penso in eterno
e strappo le radici rimaste
al pezzo di terra di me in cui vorrei piantarti.

Strano esilio è il destino.
Di accecante stelle estinte.
Di esse, non finisce la luce
al finire la vita.

Ma si propaga ancora,
su ogni cosa:
gesti di gesti,
eterne memorie,
e posti
e ponti
e parole
e notti
e giorni
e corpi,
insieme ai libri mai letti.

In verità non esiste verità
oltre a questa non-verità 
soffiata al tuo orecchio dai vermi

ma i vermi,
si nutrono soltanto di morte,
e corpi pieni di vita assente.

giuro, 
un'ultima volta,

che non c’è più tempo,
ne silenzio
ne sogno,
oltre a quel sogno,
che in una spiaggia lontana,
o un clandestino tramonto,
fu da sempre,
e per sempre

soltanto nostro.


Daniel Castro A.
Venecia, Italia.

Tuesday, May 7, 2013

...ultimo fiore



Ti prego.
Raccogli soltanto questo ultimo fiore.
Raccontagli,
di quante volte siamo stati alba.
Tu più luna, forse,
io più sole,
e di come ci dimenticavamo insieme
del mondo che allora non importava.

Raccontagli di quante volte volavamo insieme,
per tornare al nostro regno,
di arcobaleni e castelli stellati,
di scatole magiche,
e parole alate come alate sirene.

Ti prego.
Raccogli soltanto questo ultimo fiore.
O almeno,
il suo profumo.
Darà forse fastidio a qualche signora,
e noi, lo appoggeremo lì, fuori dalla finestra,
ma sarà inevitabilmente il nostro dono al mondo,
e diventerà con il tempo
un profumo ricordo.

Sarà lontano e trasparente,
la memoria di giorni che non torneranno,
un qualche tramonto vissuto dal decimo piano,
che non importa come o quando,
sarà sempre nostro.

Ti prego.
Raccogli soltanto questo ultimo fiore.
Il suo ultimo colore, il suo ultimo pianto.
La sua notte assente.
Piena di assente amore.
Portalo altrove,
come lo porterebbe il vento verso il niente.

Io da lontano sarò sempre acqua,
sole,
e un pezzo di terra,
che gli permetta
(e ti permetta)
di farlo marcire in pace.


Daniel Castro A.
Venecia, Italia.
07.05.2013