In verità,
non esiste verità,
oltre a quella che hai visto
mentre fissavi i miei occhi
mentre una parola sedimentava
lentamente nel profondo di un tuo abisso
leggero
per diventare ancora parola o gesto nel vento.
E non c’è più tempo
oltre a questo secondo in cui ti penso in
eterno
e strappo le radici rimaste
al pezzo di terra di me in cui vorrei
piantarti.
Strano esilio è il destino.
Di accecante stelle estinte.
Di esse, non finisce la luce
al finire la vita.
Ma si propaga ancora,
su ogni cosa:
gesti di gesti,
eterne memorie,
e posti
e ponti
e parole
e notti
e giorni
e corpi,
insieme ai libri mai letti.
In verità non esiste verità
oltre a questa non-verità
soffiata al tuo orecchio dai vermi
ma i vermi,
si nutrono soltanto di morte,
e corpi pieni di vita assente.
giuro,
un'ultima volta,
che non c’è più tempo,
ne silenzio
ne sogno,
oltre a quel sogno,
che in una spiaggia lontana,
o un clandestino tramonto,
fu da sempre,
e per sempre
soltanto nostro.
Daniel Castro A.
Venecia, Italia.