Tuesday, May 7, 2013

...ultimo fiore



Ti prego.
Raccogli soltanto questo ultimo fiore.
Raccontagli,
di quante volte siamo stati alba.
Tu più luna, forse,
io più sole,
e di come ci dimenticavamo insieme
del mondo che allora non importava.

Raccontagli di quante volte volavamo insieme,
per tornare al nostro regno,
di arcobaleni e castelli stellati,
di scatole magiche,
e parole alate come alate sirene.

Ti prego.
Raccogli soltanto questo ultimo fiore.
O almeno,
il suo profumo.
Darà forse fastidio a qualche signora,
e noi, lo appoggeremo lì, fuori dalla finestra,
ma sarà inevitabilmente il nostro dono al mondo,
e diventerà con il tempo
un profumo ricordo.

Sarà lontano e trasparente,
la memoria di giorni che non torneranno,
un qualche tramonto vissuto dal decimo piano,
che non importa come o quando,
sarà sempre nostro.

Ti prego.
Raccogli soltanto questo ultimo fiore.
Il suo ultimo colore, il suo ultimo pianto.
La sua notte assente.
Piena di assente amore.
Portalo altrove,
come lo porterebbe il vento verso il niente.

Io da lontano sarò sempre acqua,
sole,
e un pezzo di terra,
che gli permetta
(e ti permetta)
di farlo marcire in pace.


Daniel Castro A.
Venecia, Italia.
07.05.2013