Wednesday, October 2, 2013

Somnio ergo sum




                                                             Soñar es la unica verdad 
                                                           de que un hombre sea capaz.
 




Sognare

Radici mi si aderiscono al corpo,
albero divento di me stesso

inquieto,

mi nutro dallo spazio,
dall'intorno grigio chiaro.

Nelle mani, spuntano già i frutti
d’angelo sperduto
e lontano paradiso.

Sognare

Mi si apre cieco il mondo.
Intuizione soltanto.
Non mi vede, 
mi sa.
Nei suoi figli lentamente
inizia a riconoscermi.
Non c’è ancora un nome.
Pensiero soltanto.
Nel silenzio.

Sognare

Bimba scalza.
Rosa in mano.
Il solo vento non la lascerà dormire.
Accanto, spazio vuoto.
Muto orsetto di pianto.

Sognare

Lasciò tutto senza un soldo.
Addio fratelli e strade.
Cena pronta al ritornare.
Nella stanza, da solo
la candela si spegne.
Domani forse, dopo il pianto
sarà un uomo.

Sognare

Scrive scrive e non si ferma.
Non smette un secondo di cantare,
ballate tristezza alla memoria.

Da un vaso rotto fa una storia.
Da un tramonto un poema.
Dalla notte la sua ninfa feroce.

Finito un libro.
Ne comincia un altro.

Sognare

E lunga la strada.
Da entrambi i lati c'è il mare.
C’è una foglia che galleggia,
ha forma di cuore.
Se guardo in alto c’è una casa.
Non ha finestre.
Io, sono fuori.
Non voglio più tornare…

Sognare

E quante volte mi illuderà il ricordo?
e parlerò con te,
che non rispondi…
E quante volte ti troverò di nuovo sorridente
per raccontarmi le tue storie.
Quante volte vedrò un tavolo,
una sedia,
un divano,
e allungherò una mano
come cercando di toccarti.

Sognare

Di vento.
Di tempesta.
A mani calde.
Con gli occhi aperti.
E le orecchie chiuse.
S’un letto.
S’un treno.
Volando
Dormendo.
Ridendo.

Sognare,
sulle braccia di una madre,
un sogno,
un presagio,

che sia prova dell'uomo
del mondo
e della sua lontana
misteriosa
ed effimera esistenza.



Daniel Castro A.
2-10-13